Parole al vento, parole che si perdono nel tempo, parole, solo parole; ti circondano per tutta la vita e non ci fai neanche caso, fino a quando?
Un allegro turbinio ti solleva, ma all’improvviso capita che sparisce tutto, e allora il vento ti scaraventa giù, e piano piano il grigio diventa nero.
Buio senza luna, e mentre si spengono le stelle ti senti soffocare; mucchi di lettere agitano reali fantasmi stringendo la morsa.
Si ricomincia, però stavolta non sali, scendi e basta; il tempo sgretola l’effimero e spoglia le tue incertezze, perché sei qui? Come sei finita a contare il vuoto?
Non lo sai, e la morsa si stringe un altro po’.
tic tac, tic tac, tic tac
Hai paura e non te lo puoi permettere, cosa succede adesso? Chiudi gli occhi e altre parole si affollano intorno: lenta e inesorabile continua la discesa.
Un ulteriore frammento di oscurità, annaspi cercando… cosa stai cerando?
Non lo sai, forse solo un appiglio, una zattera in mezzo alla marea scura e bollente che ogni giorno avanza minacciosa.
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